Sogniamo una #LombardiaArcobaleno: punti programmatici della comunità LGBTQ+

Politica

di Redazione CIG Arcigay Milano

In vista delle Elezioni Regionali del 12 e 13 febbraio 2023, il CIG Arcigay Milano insieme agli altri circoli Arcigay del territorio e le associazioni della Lombardia lancia Lombardia Arcobaleno: chiediamo alle persone candidate alla Presidenza e in Consiglio regionale di farsi carico di quelli che sono i punti programmatici chiave per la comunità, inserendoli nei propri programmi elettorali e aderendo pubblicamente all’iniziativa usando l’hashtag #LombardiaArcobaleno.

Per visionare il documento completo con tutti i punti per esteso clicca qui.

Una legge contro le discriminazioni per orientamento sessuale, identità di genere o condizione intersessuale: la Lombardia dovrebbe tutelare lə suə cittadinə con una legge contro le discriminazioni per orientamento sessuale, identità di genere o condizione intersessuale. Una buona legge regionale dovrebbe agire in ambito lavorativo, scolastico, sociale e sanitario.

I Pride nel territorio lombardo: la nostra Regione dovrebbe valorizzare i Pride e il loro significato. Nel 2022 la Lombardia ha visto ben 9 Pride colorare le sue strade e le sue città: Milano, Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Monza, Pavia, Varese.

La scuola e la bugia del gender: la Lombardia dovrebbe favorire momenti di confronto e formazione per contrastare il bullismo omotransfobico, collaborando con le realtà che operano in questo campo e contrastando la falsità della “teoria gender.”

Salute e prevenzione delle infezioni a trasmissione sessuale: la Regione dovrebbe tutelare la salute di tuttə lə suə cittadinə, sviluppando una rete di check point per test HIV e PrEP, promuovendo lo screening gratuito delle IST, introducendo la PrEP nel Sistema Sanitario Regionale e adottando integralmente il Piano Nazionale Prevenzione.

I diritti delle persone transgender: la Regione dovrebbe implementare azioni specifiche per le persone transgender, dall’istituzione di poli per l’affermazione di genere fino al contrasto alle discriminazioni sul lavoro, nelle università e nelle carceri.

La cultura LGBTQ+ in Lombardia: le iniziative culturali LGBTQ+ sul territorio regionale sono numerose e variegate. La Lombardia dovrebbe sostenerle e istituire un piano programmatico per incentivarle, oltre che creare una commissione con persone esperte.

Genitorialità e servizi per tutte le famiglie: le convenzioni regionali con i consultori andrebbero rivalutate, anche in base alle loro capacità di accogliere lə cittadinə LGBTQ+ nel pieno rispetto delle loro persone, delle famiglie e delle loro vite affettive.

Il mondo dello sport più inclusivo: Regione Lombardia dovrebbe avviare un progetto di formazione con Coni Lombardia per le ASD e SSD al fine di combattere i pregiudizi, l’omotransfobia e rendere il mondo dello sport più aperto e accogliente.

 

È ora che la Lombardia intraprenda un percorso di apertura sui temi dei diritti delle persone LGBTQ+, che fino ad ora è stato negato.

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