Elezioni 2021. Una proposta alla città: progettiamo un centro LGBT+ per Milano

Politica

di Redazione CIG Arcigay Milano

Una ragazza sventola la bandiera arcobaleno del CIG durante il Milano Pride

Il prossimo fine settimana, 3 e 4 ottobre, a Milano si vota per l’elezione del sindaco e del nuovo consiglio comunale.

Negli ultimi dieci anni Milano ha enormemente rafforzato la sua storica vocazione libertaria e progressista, assumendo un ruolo di leadership nazionale sui grandi temi legati ai diritti civili, con particolare attenzione ai diritti LGBT+ e dei migranti. Questa crescita civica della città è stata possibile anche grazie alla collaborazione e alle ampie sinergie maturate tra le istituzioni cittadine – politiche e culturali – le numerose associazioni di volontariato presenti sul territorio e le attività commerciali. Tuttavia, per fare della nostra città una vera capitale dei diritti riconosciuta anche a livello internazionale crediamo manchi un elemento fondamentale: un centro per la comunità LGBT+ di Milano, un punto di riferimento fisico e facilmente riconoscibile.

Chiediamo dunque ai candidati e alle candidate di sostenere con noi l’apertura, in uno spazio pubblico, di un centro messo a disposizione alla nostra comunità di volontarie e volontari sul modello dei poli già attivi in città come Parigi, Londra, Bologna o Madrid.

Illustrazione di Domenico Lettera

Un rainbow center potrebbe riunire tutte le associazioni LGBT+ della città e accrescere i servizi all’intera comunità: per esempio, punti di ascolto e assistenza per giovani e famiglie arcobaleno, iniziative culturali e mostre, sportelli salute, progetti dedicati a favorire la socialità e a combattere la solitudine, anche delle persone over 65, e campagne per rendere Milano più inclusiva e contrastare le discriminazioni. Il centro dovrebbe essere in una zona ben raggiungibile dal trasporto pubblico, avere spazi modulabili – per poter ospitare anche assemblee – ed essere accessibile a tutti, in primis alle persone con disabilità.

Le forze, da parte della società civile, ci sono. La nostra associazione conta già oggi oltre 300 volontarie e volontari attivi. Ogni anno offre incontri formativi a oltre 2000 studenti; effettua più di 600 test HIV e sifilide, gratuiti; assiste, attraverso i servizi di helpline Pronto, centinaia di persone, fra cui anche vittime di violenza omotransfobica, a cui viene dato quando necessario sostegno psicologico e legale; con il Milano Pride, guida, assieme al Coordinamento Arcobaleno, una delle più importanti e sentite manifestazioni politiche della città, che prima della pandemia richiamava ogni fine giugno 300.000 persone; raccoglie, cataloga e conserva uno dei più grandi archivi di documentazione legata al movimento LGBT+ italiano esistente nel Paese; e aiuta persone LGBT+ richiedenti asilo politico fuggite a Milano da realtà drammatiche. Ha anche visto nascere al suo interno gruppi di attivismo innovativi nel panorama nazionale, come quello delle persone LGBT+ sorde e delle persone asessuali e intersessuali. Potremmo fare molto di più, con una sede più adeguata. Le potenzialità della nostra associazione e delle molte altre presenti nel territorio milanese è limitata soprattutto dalla mancanza di sedi idonee che consentano alle persone di lavorare, formarsi o somministrare servizi in modo adeguato e dignitoso.

Da oltre vent’anni come CIG Arcigay Milano abbiamo casa nella storica sede di via Bezzecca 3, ma sempre più spesso per alcune attività – come i corsi di formazione dei nuovi volontari, eventi culturali e alcuni servizi – dobbiamo ricorrere a sedi terze, per mancanza di spazi e risorse in loco. Con la pandemia le cose non sono andate meglio e la necessità di spazi più ampi e forniti è diventata più evidente. Un rainbow center consentirebbe, tra le altre cose, di agevolare la collaborazione fra le associazioni, di abbattere i costi connessi alle attività e a così tante diverse singole sedi, oltre ad accrescere la capacità dell’intera comunità LGBT+ di incidere positivamente sul tessuto sociale cittadino, diventando vero e proprio punto di riferimento e di aggregazione per Milano, per chi la abita e chi la visita.

Chiediamo ai candidati e alle candidate, sia a sindaco o sindaca sia al consiglio comunale, di esprimere un sostegno all’idea e, anzi, di integrarla fin da ora con commenti e proposte.

Suggeriamo di farlo taggando il nostro canale Instagram @cigarcigaymilano in una Story. Raccoglieremo i video messaggi che otterremo e rilanceremo tutti i contributi sui nostri canali, per avviare un dibattito che auspichiamo continui e si concretizzi nei prossimi anni.

Aggiornamento: leggi e guarda alcuni dei contributi che sono arrivati qui, qui e qui. Grazie!

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